Nelle fisionomie del territorio si riflette il carattere e l'animo dei suoi abitanti. E, nell'aspetto delle persone si rispecchiano i lineamenti e le tracce della terra natia. Come una simbiosi, che diventa intensa e sublime nella filosofia del mondo rurale.
La vita di campagna non è una favola. E' dura e difficile, richiede umiltà e sacrificio. Esige la capacità di saper convivere con l'ambiente.
Ma, quando questa coesistenza viene vissuta con rispetto e attenzione, allora il rapporto si tramuta in un vitale e reciproco accordo.
I luoghi si arricchiscono di spazi, luce, fertilità, benessere e bellezza. E i contadini, oltre a raccogliere i frutti del loro lavoro, hanno la fortuna di essere coltivati dalla stessa terra che hanno modellato. Imparano a leggere le nuvole, apprendono le sincronie delle stagioni, assorbono suoni e colori della natura, assistono alla nascita e alla morte. E sanno tradurre tutto ciò in una loro, struggente e semplice cultura, in tradizioni che devono tramandare.
Cultura e tradizioni di cui abbiamo bisogno, anche e soprattutto, in un periodo di profonde trasformazioni, come quello che stiamo vivendo.